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Lo standard UBL (Universal Business Language)

INFORMAZIONI GENERALI

Localizzazione/Settore: Mondiale – Commercio elettronico in senso lato
Status: versione 2.0 approvata come standard OASIS
Data inizio: 1999
Riferimento: www.oasis-open.org



Sito divulgativo: www.ubl-italia.org

Materiali e slides del primo UBL DAY Italiano: UBL DAY

Una sintesi guidata delle specifiche: click qui




SUMMARY

La presente scheda descrive un’esperienza internazionale, tuttora in corso, riferita ad uno standard documentale per l’eBusiness orizzontale (non settoriale) che viene sviluppato da OASIS ed è attualmente in via di adozione da parte di pubbliche amministrazioni di diversi paesi e consorzi privati. Si ritiene che UBL possa diventare a breve il linguaggio per l’eBusiness più diffuso tra quelli non specifici di settore (una sorta di erede di EDIFACT).
UBL è il risultato di un lavoro di carattere internazionale nato in risposta alla necessità di definire un linguaggio condiviso per lo scambio di informazioni tra partner commerciali che tenesse conto sia delle esigenze comuni a tutte le imprese, sia degli specifici bisogni di aziende di determinati settori, sia della diversità dei modelli di integrazione fra imprese.

DESCRIZIONE

La storia, i partecipanti
L’iniziativa UBL nasce verso la metà del 1999 con l’obiettivo di creare un insieme di documenti d’ufficio standard basati su XML; ad occuparsene è il comitato tecnico (TC) OfficeDoc di OASIS. Nel dicembre 1999, però, la collaborazione tra OASIS e UN/CEFACT per lo sviluppo di ebXML, induce a mettere da parte il lavoro intrapreso dal TC OfficeDoc.
Tuttavia, la decisione di ebXML di non occuparsi della sintassi del formato dei messaggi XML fa sentire nuovamente il bisogno di definire una sintassi XML standard per i documenti di business base. Nell’Aprile 2001, quindi, si costituisce un working group sponsorizzato da CommerceNet per la discussione di questi temi; nel novembre dello stesso anno esso diventa l’UBL Technical Commitee di OASIS.
Il lavoro dell’UBL TC non è partito da zero, ma ha utilizzato come base un vocabolario XML per il business già ampiamente sviluppato: xCBL 3.0.
Questa decisione è stata motivata da quattro fattori:

  • xCBL era una specifica XML matura e già usata da molti marketplace;
  • xCBL si basava su un modello di libreria a componenti che garantiva l’allineamento tra i tipi di documento derivati dalla libreria molto meglio di altri casi in cui diversi tipi di documento sono stati sviluppati indipendentemente;
  • xCBL consentiva la libera pubblicazione di lavori derivati;
  • CommerceOne e SAP volevano dare il loro contributo con risorse tecniche che supportavano l’iniziale sviluppo di UBL.

Ad ogni modo, l’evoluzione di UBL allo stato attuale è tale da rendere impossibile un richiamo a xCBL.

Il dominio di applicazione e le caratteristiche generali
UBL è un generico formato di scambio dati basato su XML per la definizione di documenti di business che può essere esteso per soddisfare le particolari esigenze di specifici domini.
L’obiettivo di UBL è quello di essere un linguaggio utilizzabile da (e tra) partner commerciali appartenenti a molteplici e diversi domini di business; in una prospettiva di questo tipo è impossibile definire schemi di documenti che possano andar bene in qualunque contesto senza subire modifiche. UBL, quindi, definisce un vocabolario standard di base che descrive le informazioni regolarmente scambiate tra partner commerciali, e fornisce inoltre un meccanismo per estendere e caratterizzare il vocabolario in modo da poterlo utilizzare in contesti specifici. Più esattamente UBL definisce:

  • una libreria di componenti riusabili (ad es: “Address”, “Item” vale a dire i tipici elementi di un documento di business);
  • i modelli di 31 tipi di comuni documenti di business;
  • una metodologia che consente di caratterizzare UBL per uno specifico ambito commerciale.

La libreria dei componenti riusabili e i tipi di documento sono definiti per mezzo di XML Schema. La metodologia di caratterizzazione è illustrata mediante apposita documentazione e si basa fondamentalmente sull’applicazione ai documenti ed ai componenti della libreria UBL dei cosiddetti meccanismi di derivazione degli XML Schema (XSD) e di contestualizzazione. La derivazione XSD consente di “modificare” i tipi standard per soddisfare specifiche esigenze; la contestualizzazione serve per specificare il contesto (p.es. geografico o di settore) in cui i nuovi tipi devono essere utilizzati. Utilizzare la derivazione XSD unitamente alla contestualizzazione è l’unico modo per effettuare delle caratterizzazioni che siano compatibili con UBL standard.

STATO ATTUALE

Nel novembre 2004 è stato rilasciato come standard OASIS UBL 1.0.
Questa versione delle specifiche definisce il formato di otto tipi di documento di business atti a coprire il ciclo di business “ordine-fattura”; inoltre fornisce la documentazione relativa alla metodologia di sviluppo del package, alla descrizione e all’utilizzo dei documenti ed alla metodologia di caratterizzazione.
Nel dicembre 2006 è stato rilasciato come standard OASIS UBL 2.0.
Questa versione delle specifiche introduce la definizione di ventitre nuovi tipi di documento, la cui adozione consente ad UBL di estendere la propria copertura dal ciclo “ordine-fattura” al ciclo “scelta prodotti-pagamento”.

ADOZIONE RISULTATI

UBL è stato già adottato, o è in via di adozione, in diversi Paesi Europei:

  • in Danimarca dal Febbraio 2005 la Fattura UBL è stata adottata per legge da tutte le aziende del settore pubblico (1,2 milioni di fatture UBL scambiate ogni mese) ed è prevista, per il 2007, l’adozione dell’Ordine UBL;
  • in Svezia agli inizi di Ottobre 2005 la “Swed-invoice” (una sottoparte della Fattura UBL) è stata raccomandata per tutti gli usi governativi della Swedish National Financial Management Authority;
  • nel Regno Unito il marketplace “Zanzibar”, partito nel febbraio 2006, utilizza 14 documenti UBL 2.0 (http://www.zanzibaronline.gov.uk/index.htm).

Inoltre, UBL è utilizzato nell’ambito dei seguenti progetti:

  • USDOT Electronic Freight Management (EFM): progetto pilota per utilizzare l’Avviso di Spedizione e la Polizza di Carico UBL 2.0. Il progetto vede coinvolte 2 aziende manifatturiere di abbigliamento cinesi, 2 trasportatori internazionali, 1 operatore di terminali di trasporto aereo, 2 compagnie di volo charter, 1 compratore, 1 fornitore di servizi logistici americano e 1 broker di importazioni
  • ABILITIES (Application Bus for InteroperabiLITy In enlarged Europe SMEs): progetto europeo partito nel gennaio 2006 e della durata di due anni. L’obiettivo principale del progetto è studiare, progettare e sviluppare un’architettura federata per mezzo di messaggi UBL intelligenti ed adattivi e servizi per l’interoperabilità, per supportare le piccole e medie imprese nell’ambito dell’e-commerce.


Il sito dedicato alla diffusione di UBL in Italia:


Risorse

WEB - Caso studio NES (in questo sito)
WEB - CODICE, iniziativa spagnola UBL per eProcurement
DOC - Lo standard UBL OF604-045
Cross - Scheda caso studio sullo standard UBL per Cross (pdf, 132608 bytes, v1, 19/6/2007)
WEB - Report Meeting on Convergence UN/CEFACT-UBL, CEN-BII.
DG ENTR/D4 "ICT for Competitiveness and Innovation" of the European Commission organised an informal meeting on 15 October 2008 to get a clear picture about the convergence of the UBL standard into standards developed by UN/CEFACT. This is the minute.
WEB - UBL Italia http://www.ubl-italia.org
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Contenuto realizzato nel corso delle attività del centro CROSS (www.cross-lab.it)