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SOMMARIO dei casi presentati (Energy Day 15 Aprile)

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SOMMARIO dei casi presentati (Energy Day 15 Aprile)

Breve sintesi delle case history presentate all'ENERGY DAY del 15 Aprile 2011, Da LISEA al Tecnopolo (click qui per la pagina web)

Trasmissione ‘main drive’ per generazione eolica di elevata potenza basata su sistema power split elettroattuato,
Relatore: ing. Claudio Rossi (UNIBO-DIE, Dip. Ingegneria Elettrica Università di Bologna)

L’idea è quella di sfruttare un rotismo epicicloidale elettroattuato (e-CVT) per poter variare con continuità il rapporto di trasmissione intercorrente tra turbina eolica e generatore elettrico in modo da regolare la velocità dell’aerogeneratore (massimizzazione del Cp) e contemporaneamente mantenere costante la velocità di rotazione del generatore elettrico. In questo modo il generatore può essere di tipo convenzionale (asincrono o sincrono) ed essere direttamente collegato alla rete senza utilizzare alcun convertitore elettronico di potenza.
L’attuatore elettrico integrato con il rotismo epicicloidale che più si addice a questo tipo di applicazione è una macchina brushless a magneti interni capace di elevata densità di coppia e capacità di operare a potenza costante in ampio range di velocità. La taglia dell’azionamento elettrico integrato nella trasmissione è pari solamente al 17% della potenza complessiva dell’aerogeneratore ed è pilotato da un convertitore unidirezionale.
Il sistema sviluppato consente inoltre di operare la trasmissione come limitatore di coppia al fine di ridurre gli effetti sulla trasmissione, sul generatore di colpi di vento o di gravi anomalie nella rete. Poster, Slide

Modelli GIS per filiere agro-energetiche ed analisi termo-economica di sistemi per la produzione di energia da colture dedicate
Relatori: ing. Claudio Caprara (UNIBO-DEIAGRA, Dip. Economia e Ingegneria Agrarie Università di Bologna) e ing. Michele Pinelli (UNIFE-DI, Dip. Ingegneria Università di Ferrara)

Il processo che comprende la produzione, raccolta, trasporto e trasformazione della biomassa in combustibili rinnovabili e quindi in energia (elettrica e termica), coinvolge un gran numero di decisioni finalizzate alla selezione della filiera più efficiente.
In merito, possono essere individuate alcune applicazioni che utilizzano sistemi GIS per la localizzazione degli impianti ed il dimensionamento del bacino di approvvigionamento, in funzione anche degli specifici contesti agricoli in cui gli impianti si inseriscono.
Al fine di effettuare le valutazioni necessarie per individuare le migliori configurazioni impiantistiche rispetto allo specifico contesto ed effettuarne in seguito una gestione efficiente, l'insieme dei processi di trasformazione deve essere valutato sia in termini di profitti economici che di guadagno energetico in relazione al tipo di ottimizzazione del sistema che si intende effettuare. Slide

L'integrazione di tecnologie involucro-impianto per riqualificare energeticamente il patrimonio edilizio esistente. Un caso di studio,
Relatore: arch. Mena Viscardi (ICIE, Istituto Cooperativo per l'InnovazionE)

La maggior parte degli edifici del nostro patrimonio costruito presenta performance energetiche decisamente basse, assolutamente non allineate con gli obiettivi di contenimento dei consumi e delle emissioni che la nazione si è impegnata a conseguire, pena il pagamento di sanzioni molto ingenti.
Il lavoro svolto nell'OR 2.4 "Efficienza energetica nell'edilizia esistente" propone buone pratiche per la riqualificazione energetica del costruito attraverso l'impiego di Strumenti di analisi e progetto (Protocollo per la valutazione energetica di edifici esistenti e Linee guida per l'esecuzione dell'intervento di miglioramento dell'efficienza energetica) messi a punto nella fase 1 del PRRIITT.
Tali strumenti sono stati applicati e implementati per realizzare una diagnosi energetica e uno studio di progetto per la riqualificazione esemplare di un edificio esistente ripensandolo affinchè, attraverso interventi efficaci per il miglioramento delle prestazioni energetiche del sistema complesso involucro-impianto, con riferimento alle migliori tecnologie edilizie ed impiantistiche disponibili sul mercato, possa costituire un caso esemplare per classe di consumo, livelli di comfort (sia invernale che estivo), impiego di fonti energetiche rinnovabili, riduzione dell'impatto sull'ambiente e fattibilità economica. Poster Slide

Eco-innovazione di Energy Using Products (EuP): il caso Carpigiani
Relatori: ing. Roberto Lazzarini (Carpigiani Group) e ing. Francesca Cappellaro (ENEA Laboratorio LCA ed Eco-design)

Con Energy using Products si intendono tutti quei prodotti che consumano energia durante l'uso e che sono oggetto della direttiva Direttiva 2005/32/CE, denominata anche Direttiva Ecodesign e aggiornata nel 2009 dalla Direttiva 2009/125/E. L'obiettivo principale è quello di migliorare le prestazioni ambientali dei prodotti nell'arco dell'intero ciclo di vita.

Carpigiani è un’azienda che opera nel settore di produzione delle macchine frigorifere per prodotti alimentariche rientrano nelle categorie di prodotti della direttiva EuP. Lo studio di eco-innovazione ha lo scopo di valutare le opzioni di miglioramento ambientale di una macchina per gelato prodotta da Carpigiani ed è stato realizzato tramite l’applicazione della metodologia LCA e l’utilizzo del software di supporto all’eco-progettazione sviluppato da ENEA: “TESPI”, che integra aspetti di qualità del prodotto con aspetti ambientali del suo ciclo di vita. Poster Slide

Riduzione dell'impatto ambientale, efficientamento energetico e innovazione tecnologica nell'impiantistica per l'industria ceramica
Relatori: prof. Cesare Saccani, ing.Augusto Bianchini e ing. Marco Pellegrini (UNIBO-DIEM)

Nell'industria ceramica, una delle fasi della lavorazione prevede il trasporto di atomizzato di barbottina, cioè del materiale base in forma sferica cava.
Attualmente il trasporto dell'atomizzato di barbottina viene eseguito mediante nastri trasportatori che prelevano il materiale dallo scarico dell'atomizzatore per poi coprire la distanza fino ai sili di stoccaggio intermedio, attraversando lunghi tratti nell'ambiente di lavoro.
L'ambiente di lavoro può risultare, pertanto, contaminato da polveri fini nonostante gli elevati costi energetici per la realizzazione e gestione degli impianti di captazione e trattamento aria.
Il trasporto pneumatico dell'atomizzato di barbottina risolve completamente i problemi di inquinamento da polveri nell'ambiente di lavoro e abbatte drasticamente i costi energetici di gestione (basti pensare alla sola eliminazione degli impianti di aspirazione).
Altri problemi, importanti sul piano economico e gestionale, sono connessi all'uso del nastro trasportatore. Il primo è la dimensione e il costo relativamente maggiori rispetto ad un trasporto pneumatico ed il secondo è la possibilità di contaminazione del prodotto da parte dell'ambiente.
Attraverso la progettazione e realizzazione di un impianto pilota UNIBO-DIEM sta testando presso un'azienda della Regione Emilia Romagna alcune modalità di trasporto dell'atomizzato di barbottina con gli seguenti obiettivi di ridurre in modo drastico l'impatto ambientale, limitare il livello di rottura e degrado del materiale e controllare il grado di umidità del prodotto, Abbattere i consumi energetici ed i costi di investimento e gestione. Poster Slide



Archivio dei ‘Risultati disponibili’ presso i laboratori di LISEA (in rapida crescita e aggiornamento):
click qui


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