Si è svolta con successo la prima conferenza in Emilia-Romagna interamente dedicata alla ricerca e all’innovazione per l’industria della moda ed alla sua digitalizzazione. L’incontro si è svolto il 9 giugno 2017 nell’ambito di Research to Business - SMAU, ha visto una numerosa partecipazione ed è stato anche l’occasione del primo evento europeo di Match-Making tra imprese e ricerca sul tema del Fashion promosso dalla iniziativa europea RegioTex.
Insomma il mondo del fashion ha avuto una intera giornata dedicata ai propri temi ed anche l’occasione per fare incontrare le aziende della regione con gli attori dei diversi paesi europei mobilitati dalla rete RegioTex.
E' da sottolineare che questa giornata è nata dallo sforzo congiunto di più attori regionali ed europei: - la conferenza è stata promossa infatti nell'ambito delle attività legate al Progetto Fashion Valley dalla Regione Emilia-Romagna ed ASTER ed è stata gestita in collaborazione con l’iniziativa della Commissione Europea Watify, l’iniziativa RegioTex e la piattaforma tecnologica europea del futuro tessile e abbigliamento (ETP-FTC, www.textile-platform.eu). - i meeting di Match-making dedicati espressamente alla digitalizzazione del fashion, sono stati inseriti all’interno della iniziativa Innovat&Match (www.b2match.eu/r2b2017) che per due giorni ha organizzato meeting bilaterali tra aziende, centri di ricerca ed università all’interno di R2B.
ENEA dal canto suo, ha contribuito in modo trasversale, supportando tecnicamente ASTER nella partecipazione a RegioTex della Regione Emilia-Romagna, co-organizzando i meeting face-to-face di Innovat&Match in quanto partner del consorzio Simpler e portando la sua esperienza nei progetti di ricerca ed innovazione nel fashion in cui è coinvolta direttamente (eBIZ 4.0 e Visage) tramite il suo laboratorio regionale di ricerca industriale CROSS-TEC (www.cross-tec.enea.it).
Dopo l’introduzione di Barbara Busi (ASTER) ed Eleonora Zoboli (Watify) il saluto della Regione Emilia-Romagna ai partecipanti è stato portato dall’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, che ha dato il segnale di quanto la Regione si stia impegnando per il rafforzamento ed il rilancio del settore fashion, un settore che in regione conta oltre 20.000 imprese e 90.000 occupati. Guardando a quanto già fatto l’assessore ha voluto ricordare, tra le altre cose, il progetto Fashion Valley, nato per valorizzare il patrimonio culturale e di creatività delle imprese della Regione; la recente costituzione delle associazioni CLUST-ER nate per implementare le strategie S3 (Smart Specialization Strategy) regionali mettendo assieme ricerca ed industria su alcune aree prioritarie (tra cui le Industrie Culturali e Creative, termine che include anche il settore fashion, assieme a turismo, multimedia, per citare solo alcuni temi); gli sforzi in atto per attrarre investimenti e studenti da tutto il mondo a studiare le eccellenze della regione in tema di fashion.
Il tema della costituzione del CLUST-ER sulle industrie Culturali e Creative è un tema che avrà uno sviluppo nei prossimi mesi poiché questa struttura raccoglie tutti i laboratori pubblici e privati (di ENEA, CNR, Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Ferrara e Parma, per citarne alcuni) che in regione si sono messi a disposizione per la definizione di strategie e progetti per l’innovazione e la ricerca industriale nel settore. Al suo interno poi sono costituite diverse Value Chain, gruppi di lavoro tematici ed a breve operativi, uno dei quali è proprio indirizzato esplicitamente all’industria manifatturiera del fashion (value chain Fashion-er Valley).
Lo sforzo di Regione ed ASTER e di tutti i cluster-er in questo senso è di fare maturare iniziative nel territorio regionale che però siano fortemente inserite nelle reti europee della ricerca ed innovazione, come questa prima iniziativa testimonia.
Lutz Walter, Euratex, ha quindi preso la parola per evidenziare, numeri alla mano, le grandi opportunità, ma anche minacce, che incombono all’orizzonte dalla trasformazione in atto nella distribuzione e, probabilmente a breve, nella stessa organizzazione delle filiere produttive. Valga per tutti il dato del dimezzamento in pochi anni dei fatturati dei Mall e della grande distribuzione nei paesi anglosassoni, da cui l’invito a innovarsi per non perire, poiché non ci son o nicchie che potranno resistere senza innovazione. Il settore del Fashion quindi si presenta come un settore irrinunciabile (per occupati e fatturato in Europa, a maggio ragione in Italia) soggetto a grandi cambiamenti ma anche, per la prima volta, in decisa crescita rispetto al passato.
A seguire sono stati presentati tre progetti europei attualmente in corso e relativi a diversi aspetti della digitalizzazione del fashion.
Il tema della interoperabilità tra i sistemi informatici delle filiere del fashion è una pre-condizione per spingere le aziende nella direzione di industria 4.0, ovvero di fabbriche e filiere in cui tutti i sistemi sono interconnessi e scambiano informazioni. Il tema delle filiere è particolarmente delicato per il sistema fashion e per il sistema fashion regionale in particolare, come ha rilevato Piero De Sabbata (ENEA) nel presentare eBIZ 4.0 (www.ebiz-tcf.eu/ e anche www.moda-ml.org/?li=it&p=683), il terzo passo nel processo di creazione e diffusione di uno standard europeo per lo scambio dei dati nelle filiere del fashion lanciato da Euratex e supportato sul piano tecnico da ENEA. Il progetto in particolare prevede tre piloti, uno in Italia, uno in Francia ed uno in Spagna per complessive 60 aziende che approfondiranno i temi dell’uso di eBIZ, ad esempio affrontando i temi della tracciabilità e della origine preferenziale nel terzismo per la confezione di capi di abbigliamento. Il progetto sta tra l’altro conducendo una indagine con questionario on-line su questi temi che può essere compilato in https://goo.gl/BIMkmI .
Il filone della virtualizzazione del prodotto, in particolare di filato e tessuto, è un altro tema molto rilevante per un reale salto di qualità nelle filiere del fashion. Sebbene sia un certo numero di anni che sui siti di eCommerce fioriscano le rappresentazioni ‘realistiche’ di capi e tessuti in realtà è rimasto irrisolto il tema di una rappresentazione ad altissima fedeltà dell’aspetto del tessuto, specialmente se pregiato, in correlazione con i diversi trattamenti di finissaggio a disposizione del progettista. E’ questo il tema di VISAGE ( www.visage-project.eu), progetto presentato dalla biellese Silvia Salvetti (Domina), che ambisce a mettere in opera la filiera del virtuale, dal produttore di filato al designer di capi di abbigliamento, passando per il produttore di tessuti. Il progetto ha come partner, oltre al coordinatore Domina, la filatura Trabaldo, il lanificio Piacenza, la scozzese ScotCAD, ENEA ed Euratex ed anch’esso utilizzerà per lo scambio dati i formati di eBIZ.
Terzo filone, non meno importante della digitalizzazione è quello dell’accesso al mercato dei consumatori finali, delle piattaforme di eCommerce e della personalizzazione del capo di abbigliamento integrata con nuovi cicli produttivi innovativi. E’ il tema affrontato dalla presentazione di Rafael H. Stark, (Alugroup) parlando del progetto MyShopNet (www.myshopnet.eu) i cui partner sono AluGroup (Spagna), Bivolino.com (Belgio), Change of Paradigm (Regno Unito) e ATC (Grecia). Oggetto del progetto è il market uptake su una platea di 15 piloti differenti di una infrastruttura per la vendita on-line di oggetti fashion (occhiale, scarpa o capo di abbigliamento) personalizzati, integrando quindi in modo efficiente i canali di vendita su Internet con le filiere produttive alle spalle. A supporto della ‘urgenza’ dell’adozione di soluzioni efficienti e gestite/gestibili dai produttori Stark ha riportato un dato: in Europa la parte di popolazione che fa acquisti su Internet oscilla dai 2 su 3 di Regno unito, Danimarca, Svezia e Germania e gli 1 su 10 della Romania, con in mezzo paesi come l’Italia (5 su 10) ma con un nettissimo trend in crescita.
Al termine della conferenza, conclusasi in mattinata, sono poi iniziati i meeting face-to-face e multilaterali dedicati al fashion, incontri che per la maggior parte dei casi hanno coinvolto potenziali partner di paesi differenti; … e se sono rose fioriranno nuove iniziative e collaborazioni.
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Ora la presentazioni sono disponibili on line in watify-bologna.b2match.io/
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